Quest’anno gli Esploratori di Breganzona hanno intrapreso un’emozionante avventura su un exo-pianeta situato a incredibili 1206 anni luce dalla Terra: Keplero 442b. La nostra missione era seguire le tracce di una precedente spedizione, di cui si erano persi i contatti, e scoprire nuove forme di vita e nuove fonti di energia.
Il nostro campo si è svolto dal 2 al 15 luglio a Ghirone, vicino a Campo Blenio. Dopo un avvincente viaggio in autobus, abbiamo costruito il campo senza intoppi, allestendo comode e spaziose tende per le nostre sistemazioni. Per garantirci il massimo comfort, abbiamo costruito una cucina dotata di 4 fornelli a gas e uno a legna, e una doccia con acqua riscaldata dal fuoco.
Tutto procedeva tranquillamente finché non ci è giunto un misterioso messaggio in una lingua sconosciuta. Sembra che sul pianeta esista qualche forma di vita intelligente. Il nostro scienziato di bordo è riuscito a localizzare un segnale nella zona della Greina che potrebbe fornirci ulteriori informazioni. Attraverso paesaggi magnifici, tra rocce di diverse forme, archi naturali e misteriose figure di pietra, siamo arrivati alla capanna Monterascio, da cui si godeva una vista mozzafiato sul Sosto e sul lago del Luzzone. Qui abbiamo trovato la soluzione al messaggio in codice: il messaggio ci suggeriva di abbandonare l’area. Qualunque forma di vita si trovasse lì, non voleva la nostra presenza.
Tornati al campo base, abbiamo scoperto che tutti i coltelli erano stati sottratti per timore che potessimo usarli come armi. Nei giorni seguenti, durante i momenti di calma, ci siamo allenati a costruire diverse opere difensive, tra cui dighe nel fiume vicino per produrre energia.
Dopo un’intensa settimana di esplorazione, è arrivato il momento del relax e delle visite. Abbiamo organizzato una giornata dedicata ai genitori, mostrando loro il campo e preparando un pasto cucinato sul fuoco. La giornata si è conclusa con una serena messa domenicale celebrata da Don Mario.
Ma l’avventura non è ancora finita! Il nostro scienziato di bordo ha ricevuto segnali provenienti da vecchi avamposti. Ci siamo divisi e siamo partiti per investigare, trascorrendo una notte in tenda al di fuori del campo base. Nonostante alcuni temporali, siamo riusciti a allestire la tenda e cucinare sul fuoco. Negli avamposti abbiamo trovato antichi diari di bordo che descrivevano un tempio sacro per gli indigeni del pianeta.
Il giorno successivo, la situazione meteorologica non è stata altrettanto favorevole. Dopo esserci riuniti in un nuovo luogo, abbiamo costruito una grande tenda con l’intenzione di passarvi la notte tutti insieme. Ma la meteo aveva altri piani, forti temporali si stavano avvicinando rapidamente. Abbiamo quindi deciso di smontare tutto e tornare al campo base il più velocemente possibile. Nonostante la nostra prontezza, il temporale ci ha sorpresi, bagnandoci dalla testa ai piedi.
Grazie ai diari scoperti, siamo riusciti a raggiungere il tempio sacro, seguendo l’ago della bussola che veniva spostato dal forte campo energetico. Attraversando piante velenose con tentacoli, reti laser e terreni radioattivi, siamo riusciti ad entrare nel tempio. Di fronte a noi c’erano 3 fonti di energia, e per scoprire quella corretta, dovevamo risolvere un enigma. I prodi Panduri (Panda + Kanguri) hanno avuto il coraggio di affrontare l’enigma e hanno scelto la fonte energetica più potente. Grazie a questa scelta coraggiosa, hanno conquistato la vittoria e l’onore di tornare trionfanti sulla Terra.